Castello Macchiaroli
Di origine normanna, il maniero teggianese è fra i più importanti dell’Italia meridionale. Fu ampliato agli inizi del ‘400 dal re di Napoli, Ladislao di Durazzo. Un altro restauro è documentato nel 1417, disposto dai Sanseverino, ai quali si deve l’ampliamento della costruzione. Nel 1485 vi fu ordita la celebre “Congiura dei baroni” contro il re Ferdinando d’Aragona. Sotto la guida di Antonello Sanseverino, infatti, i baroni della zon si ribellarono, riunendosi a Diano (Teggiano). Nel 1497 il castello fu assaltato dall'esercito del Duca delle Calabrie, Federico, divenuto re nel frattempo. L'assedio durò molto, senza che, tuttavia, l'esercito riuscisse ad ottenere la presa del maniero.
Il maniero era caratterizzato da un imponente maschio, dal quale era possibile controllare i traffici che si svolgevano nella valle sottostante e dalla cosiddetta Torre della Lumaca.
La parte sud orientale venne acquistata dalla famiglia Macchiaroli ai quali il castello attualmente appartiene. Oggi alcune aree della struttura sono utilizzate quali location per cerimonie ed eventi