E’ l'opera più raffinata di questa chiesa. Attribuita a Tino da Camaino e scolpita nel 1336. Tommaso Sanseverino, fondatore della Certosa di Padula e del Castello di Diano, volle per il figlio primogenito Enrico, morto giovanissimo nella Crociata a Gerusalemme, un sepolcro degno del suo rango. Poggiata su tre colonne tortili raffigura, nella parte centrale, i 12 apostoli e sul coperchio Enrico nelle vesti da crociato. Nella parte superiore è raffigurata la presentazione di Enrico, inginocchiato e con la spada al fianco, alla Madonna con bambino, affiancata da angeli e da Sant'Enrico di Hoistoffen con in braccio un infante che simboleggia l'anima del morto